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L'ingegneria e la Sicurezza sul Lavoro a 360°

Le regole per gli uffici nella Fase 2 della pandemia da Coronavirus

Si discute molto delle nuove regole di prevenzione del rischio di contagio per la riapertura degli uffici nella cosiddetta Fase 2. I datori di lavoro hanno evidenti responsabilità nella gestione del rischio e il solo Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro (D.Lgs. 81/08) non è sufficiente per inquadrare le misure necessarie. Ad oggi siamo ancora in attesa del prossimo decreto che definirà quali ulteriori attività possono essere riavviate dopo il 4 maggio e con quali prescrizioni. Al momento è possibile fare riferimento al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro” sottoscritto il 24 aprile dai Ministeri competenti e dalle parti sociali.

Dall’analisi del Protocollo emergono alcuni adempimenti principali:

1. Il Datore di lavoro deve redigere una procedura di sicurezza anticontagio e deve formare il personale sui contenuti della procedura. La procedura deve essere concordata con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), con il Rappresentante dei lavoratori (RLS) e con il Medico Competente che segnala situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti sempre nel rispetto della privacy.

2. L’accesso negli uffici è vietato a chi ha sintomi influenzali e/o una temperatura corporea superiore a 37,5°C. Il Datore di lavoro può richiedere la misurazione della temperatura all’ingresso. Si noti che i termometri laser sono rapidi da utilizzare ma possono dare indicazioni non sempre precise, i termometri migliori sono quelli a contatto (costo indicativo 10€) ma per motivi di igiene devono essere individuali.

3. E’ necessario limitare al massimo l’accesso di personale esterno (fornitori e visitatori).

4. L’ufficio deve essere pulito quotidianamente e sanificato periodicamente (la periodicità è discrezionale). Particolare attenzione va data a tastiere e mouse. Il Protocollo non cita la pulizia degli impianti di climatizzazione che comunque è necessaria per evitare lo sviluppo di batteri come la legionella.

5. Il Datore di lavoro mette a disposizione detergenti per le mani anche con dispenser e i lavoratori sono tenuti a lavarsi le mani frequentemente.

6. La principale misura di prevenzione rimane la distanza interpersonale di un metro, qualora non sia possibile garantirla, il Datore di Lavoro mette a disposizione delle mascherine chirurgiche. 
La mascherina chirurgica evita che chi la indossa contamini l’ambiente ma non protegge la persona che la indossa e non ha alcuna capacità di contenimento in caso di colpo di tosse o di starnuto. La mascherina chirurgica è monouso e può essere utilizzata al massimo per 2-3 ore continuative, non è lavabile e, per essere sicura, deve essere stata prodotta nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683:2019. Attualmente queste mascherine hanno un costo indicativo di 1 € l’una. Il Datore di lavoro non può fornire ai propri dipendenti delle mascherine autoprodotte.
Le mascherine che garantiscono la protezione anche di chi le indossa sono le FFP2 senza valvola che rispettano la norma tecnica UNI EN 149:2009.
Si consiglia di avere a disposizione anche guanti in lattice monouso.
Mascherine e guanti usati devono essere smaltiti come rifiuti indifferenziati.

7. Per garantire la distanza interpersonale, si consiglia di distribuire le postazioni in modo da limitare la presenza contemporanea di lavoratori nello stesso ambiente o di favorire la turnazione del personale.

8. Continua ad essere fortemente consigliato lo Smart Working almeno parziale soprattutto per i lavoratori che si recano in ufficio con i mezzi pubblici.

9. Sono sospese le riunioni in presenza. Se indispensabili, sono consentite contenendo il numero dei partecipanti e garantendo il metro di distanza interpersonale e la ventilazione dei locali.

10. Sono sospesi gli eventi interni e la formazione in presenza, i viaggi nazionali e internazionali.

Per una volta abbiamo tutti desiderio di tornare in ufficio ma in questa situazione è necessario prendere le giuste misure di prevenzione. Ogni realtà deve porsi il problema della sicurezza del proprio personale, è evidente che il rischio aziendale è elevatissimo in caso di contagio.

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